Letto in periodo di lockdown, il piccolo volume di Amelie Nothomb è agile e al tempo stesso denso di contenuti. Personalmente mi ha colpito l’ironia che l’autrice ha utilizzato per narrare le note vicende che precedono la crocifissione di Gesù (peraltro senza mai essere irriverente anche se a tratti mi ha fatto venire in mente il celebre film dei Monty Python “Brian di Nazareth”) stimolando tuttavia riflessioni serie sulla fragilità e complessità dell’esistenza. Una scrittura scorrevole e immediata permette di leggere velocemente il romanzo ma una volta terminato può succedere – a me è capitato – di volerlo sfogliare di nuovo per tornare su alcuni passaggi.
La recensione è di Alessandro, che ha letto questo libro e l’ha raccontato per il Blue Room.
SETE di Amelie Nothomb
Ed. Voland, 2020 (Amazzoni)
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