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Si apre il tendone e si entra in pista… per sette storie che si muovono nell’ambito circense in modo libero, in un modo che conduce il clown o il trapezista o chiunque lo frequenti ad essere se stesso. Perché il dramma , ma anche la nota positiva come risoluzione ad esso, è che fuori dal circo i condizionamenti dei grandi regimi totalitari e del capitalismo hanno “costretto” il cittadino nelle maglie, nelle rigide maglie, di percorsi convenzionali a cui il circo nel suo caos libero, cangiante, sembra essere esente. E’ una finestra, in questo caso un tendone che riesce, in un gioco di colori, a liberare la sessualità, a non prendersi troppo sul serio, a ridere dei propri pregiudizi a giocare a fare “i matti”. E benché il matto, a volte in quanto tale, rischi per una sorta di romantico richiamo all’Ottocento a rientrare nello stereotipo del genio, quando entra a far parte della comunità circense, finisce con molta nonchalance a rappresentare un punto di rottura con tutto il mondo che lo circonda; proprio perché gioca con l’inaspettato, proprio perché è membro del circo.
Il pensiero va a Fellini, il grande sognatore, il primo grande regista che descrive la banalità destrutturandola, rivoltandola da cima a fondo in modo da scavalcare il pregiudizio. Il ricordo va al grande Charlie Chaplin e al suo geniale Charlot il dolce vagabondo che non si sottomette a qualsiasi condizionamento. Un grande contenitore dunque il circo, una grande comunità di persone che vogliono scrivere, filosofare ridere e scherzare, ma che alla fine rivendicandosi, rivendicando il loro estro e la loro capacità di muoversi sui fili dell’imprevedibile, fanno politica.

LARIVOLUZIONE IN PISTA di Maria Vittoria Vittori

Ed. Iacobelli

ISBN 9788862527132