Dimenticami dopodomani. Sembra uno strano invito, chi mai vorrebbe essere dimenticato? E in effetti non è quella la vera intenzione di chi pronuncia quelle parole in uno dei brani di Andrea Di Consoli.
Torneremo sul significato del titolo, ma prima facciamo una breve panoramica su questo libro.
Non è semplice classificarlo: silloge poetica, raccolta di racconti, insieme di riflessioni. Un po’ tutte e tre le cose insieme, e forse qualcosa di più. C’è un po’ di romanzo di formazione, un po’ di autobiografia, e tanto di racconto familiare e delle origini, tutto armonizzato in una prosa poetica.
Un lettore, dopo aver assistito alla presentazione ed aver sfogliato il libro, ha chiesto “ma qui non c’è il sommario?”. Ho trovato questa cosa singolare; non il fatto che non ci sia un sommario, ma al contrario che questo particolare definisse precisamente il tipo di lettura che ci si offre: dove non c’è un sommario, non ci sono titoli o numeri a identificare i capitoli, abbiamo davanti la massima espressione di libertà nella scrittura e, di conseguenza, nella lettura. Puoi leggere in qualsiasi ordine, e ogni volta fermarti a pensare. E la volta dopo quando riaprirai quel libro sceglierai un’altra pagina che ti darà altri spunti di riflessione.
Parlando di contenuti (sarebbe a dire, ma di che parla questo libro?) mi piace descriverlo come una serie di diapositive che rappresentano scene vissute o flussi di pensiero di chi scrive senza renderlo però protagonista se non in funzione dell’altro o della circostanza stessa. Emerge l’attaccamento alla propria identità meridionale, ma c’è anche disillusione, nostalgia, passione, dolore; ci sono gli errori commessi ma anche voglia di riscatto e speranza. Tutto proviene dall’intimo ma viene messo sul tavolo con reticenza e franchezza allo stesso tempo, perché la storia o meglio le storie che Andrea Di Consoli ci vuole donare sono storie universali.
Dimenticami dopodomani, una frase detta da chi sapeva che era nell’ordine delle cose essere dimenticati ma che anelava a lasciare un segno almeno per un giorno in più, è un libro di racconti in forma poetica che una volta finito ti lascia la sensazione di aver letto un romanzo, dove chiunque ci si può ritrovare e dire “sì, è successo anche a me” oppure “sì, l’ho provato anch’io”, rendendosi però conto che non avrebbe saputo raccontarlo meglio.

- Dimenticami dopodomani, Andrea Di Consoli
Ed. Rubbettino
ISBN 9788849880106
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